reiki

COS’E’ REIKI

Una definizione concisa e semplice, considera Reiki come amore universale ed energia pura. Il termine Reiki risulta formato dall’unione dei termini Rei che è l’aspetto universale illimitato ( Dio, l’Assoluto, Brahaman, il Tao, la Sorgente eterna, inesauribile ed illimitata da cui tutto sorge e a cui tutto ritorna) e Ki che è ciò che emana dalla sorgente Rei, in ogni sua forma (dalle energie invisibili, ai raggi luminosi, alle manifestazioni della materia). Si è perciò affermato esserci diverse forme, forse infinite manifestazioni del Ki, termine col quale in genere si è inteso riferirsi all’energia che scorre in tutto che vive, che tutto vitalizza, che tutto sostiene e mantiene, adattandosi ad assumere di volta in volta diverse forme e composizioni in base a ciò la cui vita deve essere mantenuta, In ogni cosa che vediamo scorre il Ki. 
 
Quindi, secondo Mikao Usui, il fondatore di questo sistema (operando una semplificazione a scopo didattico) : REI = Universo, KI = Energia, pertanto REIKI = Energia Universale. 
 
La scienza oggi ci insegna che tutto è energia in perfetto equilibrio ed in continuo movimento, regolamentato da leggi cosmiche naturali ben precise. Gli sc ienziati, in particolare, sono giunti alla conclusione che la massa o materia altro non è che una forma di energia, e che la natura stessa della materia è luce ed energia (per quando questo sfugga alla nostra percezione) Proprio questo tipo di Energia, considerata in un livello primordiale, originario, assoluto, precedente ed originante di qualsiasi dualità, distinzione e manifestazione, è l’Energia Reiki. 
Con REIKI si intende , poi, la pratica della trasmissione - canalizzazione di tale Energia Universale – anche se il termine corretto per indicare la tecnica è REIKI RYOHO. In questo senso la pratica del Reiki ci permette di connettere consapevolmente la nostra personale energia con quella in perfetto equilibrio dell’Universo entrando in comunicazione attiva con essa, per riceverla, incanalarla e trasmetterla, traendone innumerevoli benefici su tutti i piani. Questa potente disciplina energetica molto semplice, che riprende in modo moderno gli antichi metodi di guarigione del lontano oriente, è oggi alla portata di tutti. Riscoperto agli inizi del ‘900 dal giapponese Mikao Usui, il Reiki ha incontrato una diffusione crescente nei paesi dell’occidente, in forza della sua reale validità ma anche della sua semplicità, traendo sempre più larghi consensi dalla grande massa, tali consensi hanno permesso la nascita di altri metodi similari, in minor diffusione, sempre denominati Reiki (quali il Reiki Karuna, Tibetano, Universale), molti dei quali di recentissima introduzione e poco conosciuti, metodi che ad oggi, in un contesto senza dubbio più complesso, ammontano a qualche centinaio. I seminari di Reiki, per iniziativa del maestro Chujiro Hayashi (direttamente iniziato da Usui ed ex ufficiale della Marina Imperiale Giapponese), sono stati organizzati in tre livelli : il primo ci dà l’opportunità di trattare persone, animali, vegetali, alimenti ed oggetti, canalizzando e trasmettendo l’ Energia attraverso il contatto fisico. Il secondo ci permette di lavorare a distanza, di effettuare trattamenti più specifici per qualsiasi problema sul quale si debba intervenire (trattamenti sul piano psichico a situazioni passate presenti o future, ecc..), nonché di potenziare l’energia incanalata in modo più diretto per mezzo dei simboli. Il terzo livello, oltre a fornire un ulteriore potenziamento delle capacità di canalizzazione ed a fornire ulteriori nozioni teorico-pratiche, ci permette di insegnare ad altri tutto il sistema Reiki. 
 
    
 
BREVE STORIA DEL REIKI

Esistono diverse versioni sulla storia del Reiki, molte delle quali leggendarie. Testi e siti internet saranno il campo di esplorazione per chi voglia approfondire questo aspetto. In questo manuale si ritiene importante illustrare unicamente le tappe che si ritengono autentiche ed importanti per dare un’idea corretta della genesi del Reiki. Il contesto di nascita e sviluppo del Reiki fondato da Usui è senz’altro Buddhista. Mikao Usui (1865-1926), fondatore del sistema, era un uomo giapponese comune, di buona famiglia e appartenente alla setta della Terra Pura del buddhismo giapponese (la tomba, ritrovata all’interno di un tempio Saihoji di Jodo-Shu ovvero setta della Terra Pura, lo indica in modo inequivocabilmente come ‘monaco buddhista’). Lo stesso all’’età di 57 anni (quindi nel 1922 e non alla fine dell’800 come molti credono), per motivi personali e per ragioni di ascesa spirituale, decise di ritirarsi in digiuno e meditazione per ventuno giorni sul Monte Kurama, vicino a Kyoto (antica capitale del Giappone). Durante l’ultimo giorno di questo ritiro Usui avrebbe ricevuto l’illuminazione ed il dono di poter ripristinare la salute delle persone, oltre ad aver visualizzato in cielo i simboli di guarigione usati nel Reiki. A seguito di pratica e sperimentazione, ideò un sistema atto ad essere insegnato e diffuso, basato sulla possibilità, in ogni persona che avesse ricevuto determinate iniziazioni, di incanalare l’Energia dell’Universo e di poterla donare a se o agli altri. Nello stesso anno in cui si verificò l’esperienza mistica, Usui aprì la scuola ‘Usui Reiki Ryoho Gakkai’ ad Aoyama, Tokyo. Da Usui è scaturita una serie di discendenze di Maestri che da allora fino ad oggi è in continua espansione, per i risultati relai che il Reiki ha offerto ed offre. Il primo Maestro oggi conosciuto che Usui ha formato nel 1925, oltre a circa altri 16 ignoti, è Chujiro Hayashi, il quale, poi, fondò in occidente, alle isole Hawaii, la prima clinica Reiki. E’ a lui che si deve, principalmente, la diffusione del Reiki, per quanto lo stesso (come poi la Maestra Takat) abbia apportato modifiche al sistema. Hayashi, oltre a formare a sua volta circa 12 ignoti Maestri, nel 1938 designò il suo successore : la Signora Hawayo Takata, un’americanagiapponese nata nelle Hawaii, curata nella clinica stessa fondata da Hayashi e completamente guarita da un tumore in quattro mesi grazie al Reiki! La stessa, quindi, prima di morire nessgli anni ’80, formò altri 22 Maestri. 
Mentre una parte di questi ha continuato l’attività didattica in Giappone e nell’Asia, altri insegnanti diffusero il Reiki in America e ne consentirono la diffusione in Europa. Diversi insegnanti consegnano ai loro allievi la schematizzazione del loro ‘lignaggio energetico’, ovvero dell’indicazione dettagliata di tutti i Maestri Reiki che, dallo scopritore Mikao Usui fino ad essi, si sono trasmessi le iniziazioni al Reiki e la capacità di insegnarlo, questo vale per i Master che hanno seguito Maestri che già potevano dimostrare il loro lignaggio attraverso i propri attestati ( a tale proposito io stessa nei miei attestati rilasciati indico il mio lignaggio pertanto anche i miei allievi potranno vantare questo aspetto). 
 
 
REIKI, COME E PERCHE’

Partendo dall’assunto scientifico che ogni cosa è Energia, anche il corpo fisico, le emozioni, i pensieri fanno parte di essa e da essa sono composti; quindi tutto ciò che ci riguarada può essre correlato all’energia e quindi trattato e riequilibrato dalla pratica Reiki. A differenza delle altre tecniche quali la pranoterapia, Reiki è un metodo globale : non mira a concentrarsi sulla cura di uno specifico problema, (per quanto comunque ciò sia possibile) ma porta nuova Energia a tutto l’organismo, e non soltanto alla parte composta di materia, ma a tutto l’essere umano, sia nella sua parte fisica e corporea, che nella sua parte spirituale e trascendente. Il vero benessere è quello che comunemente si definisce benessere ‘psicofisico’, in cui corpo, emozioni e mente sono in serenità ed equilibrio, sia tra essi, sia con un’altra parte, quella più profonda ed autentica dell’essere umano, di cui raramente si riesce ad essere consapevoli : lo Spirito. Secondo i nostri insegnamenti, un problema che si manifesta a livello fisico è sempre, in un modo o nell’altro, la derivazione di uno squilibrio manifestatosi ‘a monte’, in altri livelli superiori della persona. Molto spesso ad esempio un disturbo cronico rivela la sua origine psicosomatica. Lo scopo principale che il Reiki si prefigge, è quello di aiutare noi stessi e gli altri ogni qual volta desideriamo farvi ricorso, mantenendoci sempre più in armonia con noi stessi e con l’Universo intero rendendo la nostra vita interiore sempre più soddisfacente oltre ad innumerevoli e soggettivi vantaggi che ognuno può trarne. Ogni persona vive questa fantastica esperienza a modo proprio, esperienza che deve quindi essre provata in prima persona per essere compresa a pieno. Secondo la tradiozione, il neofita, per poter incanalare Energia Reiki, deve ricevere le iniziazioni ( o armonizzazioni). Trattasi di procedimenti (4 per il primo livello, 1 per il secondo e 1 per il terzo) con i quali l’insegnante fa si che l’allievo possa diventare un tramite dell’energia Reiki per tutta la vita. L’iniziazione è un processo breve, delicato ed intimo, che il master effettua apponendo le sue mani sul capo e sulle mani del ricevente, avvalendosi di alcuni simboli, ovviamente tutto queste verrà fatto solo nel momento in cui il master ritiene preparato l’allievo. Sulle iniziazioni si è detto molto e molti sono stati i dibattiti, dal momento che alcune scuole spirituali sostengono l’inutilità di una tale prassi, ma esse 
appartengono ad indirizzi diversi. Tanto è stato detto e tanto potrebbe ancora dirsi. E’ innegabile l’evidenza che dalle mani dell’operatore esca Energia, che utilizzata in un trattamento, abbia proprietà benefiche sul corpo, come anche sul lato psichico ed emotivo. Se, a questo punto, si indaga sul ruolo dell’iniziazione, è da dirsi subito che occorre scindere l’aspetto pratico da quello spirituale. Dal lato pratico, così come un trattamento che rivela la sua incidenza sulla persona trattata, allo stesso un’attivazione aiuta l’apertura dei canali energetici. Sul piano spirituale, effettivamente non può aggiungere qualcosa, semplicemente perché non c’è altro da aggiungere a ciò che già si trova dentro, nella profondità di ogni persona, ed attende soltanto di essere riscoperto, per cui non si aggiunge ma si risveglia!! Ma, a prescindere dall’utilità delle iniziazioni come ‘trattamento’, il che di per sé rende comunque utile effettuarle, un’attenta osservazione del livello medio di consapevolezza ed in generale della condizione umana, ci porterà a comprendere come una iniziazione posa PRODURRE UN MOMENTO DI CONSAPEVOLEZZA E DI PRESENZA. Si ritiene quindi estremamente importante ricevere una iniziazione, anche perché solo in questo modo l’allievo avrà le giuste indicazioni e conoscenze per effettuare i trattamenti. In presenza di un insegnante che, in quanto scelto, deve godere della massima fiducia, l’allievo si pone in meditazione e dichiara con l’intento di accettare l’iniziazione al primo ecc.. livello Reiki. La sinergia dell’operato dell’insegnante (che invia Energia a determinati punti energetici dell’allievo), unita alla ricettività dell’allievo, il tutto saldato dall’intento comune, opera una connessione di grande forza tra le varie dimensioni (che nessuno sarebbe in grado di attuare da se, per questo l’iniziazione è importante), richiamando altresì l’attenzione dei Maestri di Luce preposti all’assistenza nei percorsi di consapevolezza e guarigione. Conferire una attivazione significa quindi realizzare un momento di intimità, di centramento e di presenza, in cui connettersi alla Fonte (che risiede in ciascuno) e contemporaneamente con i Maestri di luce, ai quali l’allevo viene ‘presentato’ come futuro operatore Reiki e dai quali potrà, da quel momento, essere aiutato ogni qualvolta ne avrà necessità e tale aiuto richiederà. 
 
 
E’ opportuno premettere che il Reiki non è una religione, un dogma o un’oscura pratica esoterica! Tuttavia non si deve nemmeno cadere nell’errore opposto, ovvero quello di considerarlo una pura e semplice tecnica di guarigione che prescinde dall’aspetto spirituale. Non sarà pertanto da biasimare chi, seguendo un qualunque credo religioso, voglia pregare prima di eseguire un trattamento Reiki, ciò rientra nella sua libertà e di sicuro non nuocerà, bensì gioverà al trattamento stesso, realizzando una connessione con il proprio lato spirituale. L’allievo di primo livello si accontenti per ora di queste nozioni; nel tempo la pratica lo porterà ad acuire la propria sensibilità ed a trovare i modi di intervento più efficaci e più risonanti a se stesso per i problemi che dovrà trattare. 
 


                              
 
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